Percorsi multidisciplinari dedicati e tecnologiche di alta fascia per potenziare i servizi assistenziali a tutela della salute della donna. Il DG Daniela Donetti “Il paziente non è più solo, ma inserito in una rete relazionale, dove i suoi bisogni, assistenziali, informativi e logistici, assumono un ruolo centrale.”
Roma, 14.09.2023. Presentate oggi all’ospedale Sant’Andrea di Roma le ultime recenti acquisizioni tecnologiche per l’implementazione dei percorsi assistenziali a tutela della salute della donna. Dal nuovo mammografo stereotassico al sistema ecografico multidisciplinare di ultima generazione, dal laser per la sindrome uro-genitale al sistema digitale diretto per biopsia mammaria, quest’ultimo acquisito grazie al contributo di Fondazione Roma. Macchinari di alta fascia che garantiscono sensibilità e precisione in ambito chirurgico o radiologico. È infatti proprio da un servizio di diagnostica accurato e completo che parte il percorso assistenziale multidisciplinare offerto dal Sant’Andrea, dove ogni specialista è chiamato a dare il proprio contributo per il corretto inquadramento clinico e la pianificazione di trattamenti e terapie.
Sono i diversi professionisti a restituire, con i loro interventi in aula, la complessità e completezza dei percorsi che il Sant’Andrea disegna per le proprie pazienti, a partire dal percorso senologico. Andrea Laghi, Direttore della Radiologia, e Annarita Speranza della Radiologia senologica spiegano le opportunità diagnostiche offerte dai nuovi macchinari in uso quale, ad esempio, la possibilità di un riscontro precoce delle lesioni mammarie tramite Rx con mezzo di contrasto, realizzata con il nuovo mammografo. Augusto Lombardi, Direttore della Chirurgia senologica, e Fabio Santanelli Di Pompeo, Direttore della Chirurgia Plastica, evidenziano le peculiarità di un iter terapeutico multidisciplinare, quale migliore garanzia di successo terapeutico. Così come fondamentale – racconta Giovanni Ristori, Direttore del Servizio di Ricerca – sono le sperimentazioni e il continuo aggiornamento dei protocolli terapeutici, tratto distintivo di un policlinico universitario di Sapienza Università di Roma. A Federica Mazzuca l’onere di restituire la complessità della presa in carico della paziente oncologica, cui viene offerto non solo il trattamento più appropriato, ma anche il più completo, con l’integrazione di consulti nutrizionali, psicologici, ginecologici, ma anche un supporto per orientarsi nelle procedure amministrative o per il collegamento con i servizi territoriali. Il Direttore della Oncologia spiega la scelta strategica di aprire il PACO – Punto accoglienza per il paziente oncologico, volto proprio a orientare il paziente nei diversi servizi, assistenziali e non. Un’occasione anche per ringraziare la Fondazione Sant’Andrea Onlus, l’Arvas, Trigostar, la Fondazione Castellino e le altre associazioni con cui il Sant’Andrea collabora per l’impegno congiunto nella realizzazione di progetti a supporto del paziente: dalla banca delle parrucche, al servizio navetta da e per l’ospedale, dalla disponibilità di strutture ricettive per il soggiorno durante le cure, ai caschi antialopecia per quanti in trattamento chemioterapico. Un ruolo, quello delle associazioni, valorizzato nell’intervento in aula della Presidente nazionale dell’A.n.d.o.s, Flori Degrassi, che evidenzia l’imprescindibile attività delle istituzioni di volontariato per la sensibilizzazione alla prevenzione ma anche per l’assistenza operativa centrata sui bisogni e sulle attese dei pazienti.
Non solo percorso senologico, la giornata dedicata all’Orizzonte Donna lancia uno sguardo a 360° sull’universo femminile, in primis ricordando, con Rosella Stella, Responsabile dello Screening Mammografico presso l’ASL Roma1, l’importanza dei controlli clinici realizzati dai servizi territoriali, ma anche affrontando con il Direttore della Oncoematologia, Agostino Tafuri, patologie tanto comuni quanto spesso sottovalutate, come le anemie carenziali in età fertile. Le innovazioni tecnologiche non si fermano, poi, alla diagnostica. Innovativo nell’ambito delle strutture pubbliche regionali è il trattamento per la sindrome urogenitale realizzato attraverso l’acquisizione di uno speciale laser che – racconta Donatella Caserta, Direttore della Ginecologia – permette alle donne in menopausa, per motivi fisiologici o oncologici, il ripristino di una buona salute sessuale e la riduzione dell’incontinenza urinaria lieve. Un percorso chirurgico e di riabilitazione dedicato all’universo femminile, votato ad ampliare l’offerta dei servizi di cura dedicati alle donne, anche al di fuori dei percorsi oncologici.
“Il Sant’Andrea si dota delle migliori attrezzature – dichiara il Direttore generale, Daniela Donetti – e contemporaneamente stabilisce protocolli definiti e condivisi, che garantiscono continuità di cura al paziente, all’interno del nostro ospedale e in dialogo con il territorio. Il paziente non è più solo, ma inserito in una rete relazionale, dove i suoi bisogni, assistenziali certo, ma anche informativi e logistici, assumono un ruolo centrale.”
“È sempre più evidente come, nel delicato settore della salute pubblica, – commenta il Presidente di Fondazione Roma, Franco Parasassi – il corretto equilibrio tra l’alta tecnologia e la ricerca più qualificata producano risultati di eccellenza nei percorsi terapeutici anche delle patologie più complesse, diffuse ed aggressive e come soprattutto la prevenzione, con il supporto di dotazioni all’avanguardia, possa garantire serenità e benessere nel lungo termine. La Fondazione Roma, da sempre attenta e sensibile alle esigenze delle strutture ospedaliere pubbliche e no profit del territorio, con il contributo garantito al S. Andrea in apparecchiature di ultima generazione destinate alla diagnosi ed alla cura delle patologie cardiovascolari e del seno, rinnova il proprio impegno solerte e concreto soprattutto nel settore socio-sanitario e socio-assistenziale, che ormai rappresentano un elemento distintivo del suo operare”.
Conclude Erino Angelo Rendina, Direttore del Dipartimento Oncologico e Preside della Facoltà di Medicina e psicologia di Sapienza Università di Roma: “Innovazione tecnologica, alte professionalità, ricerca scientifica, approccio multidisciplinare e attenzione al paziente: è dalla sintesi di questi fattori che nasce il valore aggiunto di una struttura di eccellenza come il Sant’Andrea.”