Superata la fase più drammatica dell’emergenza sanitaria conseguente al COVID-19 si tratta ora di affrontare il baratro dell’emergenza economica generata dal prolungato “lockdown” di ogni attività commerciale, produttiva, professionale.
Il blocco ha amplificato quelle che erano le debolezze dell’economia del nostro Paese e del suo tessuto sociale, mettendo in ginocchio famiglie, piccoli imprenditori, commercianti, artigiani, professionisti, lavoratori precari e saltuari; privati di ogni fonte di reddito, con prospettive assai incerte o addirittura inesistenti per il futuro.
Una parte importante della società che era riuscita a superare indenne le ricorrenti crisi economiche e le fasi congiunturali non brillanti della nostra economia, si trova oggi a sperimentare uno stato di necessità grave, che impedisce di far fronte ai bisogni anche primari. Le misure adottate dal Governo, seppur imponenti in termini di cifre, si stanno rivelando non attivabili con l’opportuna agilità e semplicità di accesso e rischiano di non includere proprio le fasce più povere e invisibili della popolazione. Soltanto nella Capitale, secondo le ultime stime, sono circa 20.000 i nuclei familiari che hanno difficoltà a soddisfare i bisogni essenziali.
Forte della lunga e comprovata esperienza nella solidarietà, la Fondazione Roma ha pensato di dare un ulteriore contributo a favore di quella schiera crescente di persone che richiedono aiuti alimentari e beni di prima necessità individuando nella Caritas di Roma il partner ideale per dare concretezza alla propria iniziativa. L’organismo diocesano per questa crisi ha, infatti, attivato una rete di sostegno per l’ascolto e la distribuzione di beni di prima necessità diffusa in 147 parrocchie con ben dodici centri di raccolta e smistamento territoriali, realizzando così un percorso di “prossimità”.
A tale scopo, la Fondazione Roma mette a disposizione la somma di un milione di euro in buoni spesa del valore unitario di 20 euro, che la Caritas di Roma provvederà a distribuire attraverso la propria rete, a partire dalle prossime settimane, a coloro che sono effettivamente nel bisogno.
“La Fondazione Roma – sostiene il Presidente Onorario, Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele – dopo aver assicurato all’inizio della pandemia e prima in ordine di tempo tra le fondazioni, il suo sostegno all’IRCCS “Spallanzani” per le attività di Ricerca scientifica sul COVID-19, riporta il focus della propria azione solidale a beneficio dell’intervento di prossimità, offrendo un contributo importante, sempre in un’ottica necessariamente sussidiaria e conforme all’art.118 della Costituzione, che garantisce a singoli e famiglie in difficoltà dei pasti sicuri e le primarie provvidenze per la casa. È l’ennesima testimonianza della vicinanza di una realtà da sempre privata e vocata esclusivamente al sostegno della comunità locale, estranea, nel rispetto del dettato della legge Ciampi e del disposto della sentenza della Corte costituzionale, a qualunque operazione di altra natura, sempre fedele al perseguimento della propria missione e lontana da influenze e logiche politiche”.
Il Presidente della Fondazione Roma, Franco Parasassi esprime parimenti la propria soddisfazione, ed orgogliosamente sottolinea che “la Fondazione Roma conferma, attraverso questa nuova iniziativa propria, realizzata in collaborazione con Caritas Roma, la leadership nell’ambito del mondo del no profit quanto ad attenzione ed ascolto delle esigenze della comunità di riferimento, rapidità, prontezza, efficacia nella capacità di offrire risposte non burocratiche, ma facilmente ed immediatamente attivabili. La gravità della condizione sociale di tante famiglie provate dalla prolungata forzosa inattività e con incerte prospettive per l’immediato futuro non poteva non sollecitare nuovamente la sensibilità della Fondazione Roma”.
Il Direttore della Caritas di Roma, don Benoni Ambarus, evidenzia come “la pandemia, oltre a causare molte sofferenze, è stata anche un tempo proficuo per creare reti di solidarietà e nuove alleanze tra quanti – e sono molti – nel loro specifico hanno a cuore la città di Roma, con la consapevolezza che ci ha lasciato don Luigi Di Liegro che «una città in cui anche solo una persona soffre di meno, è una città migliore»”.